Lesioni alla cute

Le lesioni alla cute sono le ferite, le escoriazioni, le abrasioni e le contusioni. Le lesioni alla cute sono le ferite, le escoriazioni, le abrasioni e le contusioni. Queste possono tranquillamente accadere nell’ambito dell’attività lavorativa più comune perché basta un semplice urto per provocare una lesione e di conseguenza risulta necessaria l’attivazione del personale addetto al pronto soccorso che ha ricevuto preventivamente una idonea formazione mediante un corso di primo soccorso aziendale della durata prevista per legge.

Le prime consistono in un’interruzione di continuità della pelle dopo un evento traumatico, mentre l’interruzione manca nel restante tipo. In particolare, le contusioni sono la conseguenza di un urto del corpo contro altri oggetti o il suolo, con la comparsa di ecchimosi più o meno profonde ed ematomi.

Le prime consistono in un’interruzione di continuità della pelle dopo un evento traumatico, mentre l’interruzione manca nel restante tipo. In particolare, le contusioni sono la conseguenza di un urto del corpo contro altri oggetti o il suolo, con la comparsa di ecchimosi più o meno profonde ed ematomi.

Le ferite, invece, possono essere superficiali, profonde, quando intaccano piani anatomici sottostanti, o penetranti, quando raggiungono le cavità. Possono distinguersi in escoriazioni o abrasioni, in ferite senza corpo estraneo o in quelle con corpo estraneo all’interno. Lesioni alla cute sono pure quelle provocate dal calore, che può arrivare ad alterare la superficie e gli strati più profondi della pelle.

Ciò avviene quando si entra in contatto diretto con una sostanza ad alta temperatura o quando ci si espone a fonti calde o in grado di generare una quantità di calore piuttosto elevata. Tra questi si ricordino le ustioni, che possono essere termiche, chimiche, elettriche, luminose, radioattive o da sfregamento. La loro gravità si misura sia dal grado, ovvero dalla profondità degli strati danneggiati, sia dall’estensione, cioè l’area di superficie corporea che è rimasta ustionata.

Le lesioni alla cute più frequenti sono le contusioni e le ferite. Le prime si manifestano con dolore, gonfiore e un’alterazione del colore della parte colpita. In questo caso, il soccorritore procede rimuovendo gli indumenti della persona infortunata, così da valutare meglio la situazione. Nel fare ciò, occorre fare attenzione a non comprometterla maggiormente, con movimenti bruschi o inopportuni (è il caso, ad esempio, di sospette distorsioni o fratture). Dopodiché, è consigliabile raffreddare la parte contusa con ghiaccio istantaneo e immobilizzarla. Non sempre le contusioni sono un qualcosa di poco grave: se sono molte ed estese possono condurre a uno stato di shock.

Prima di vedere come soccorrerle (tecnica che si impara nei corsi di primo soccorso), occorre ricordare che le ferite con o senza corpo estraneo si possono ulteriormente distinguere in: ferite da punta, in ferite da punta e da taglio, in ferite da arma da fuoco o in ferite lacero-contuse, provocate da un corpo contundente

Prima di vedere come soccorrerle, occorre ricordare che le ferite con o senza corpo estraneo si possono ulteriormente distinguere in: ferite da punta, in ferite da punta e da taglio, in ferite da arma da fuoco o in ferite lacero-contuse, provocate da un corpo contundente. La teoria delle contusioni e delle ferite viene trattata dal personale medico che affronta presenza dei corsi per l’uso del defibrillatore, così come dei corsi di formazione 4 ore che sono riservati a quell’insieme di lavoratori che devono sottostare al corso aggiornamento primo soccorso 4 ore ovvero al classico corso di aggiornamento triennale richiesto dall’attuale normativa in materia di primo soccorso. Alla presenza di una lesione cutanea di questo tipo, il soccorritore deve prima vedere dove si trova la ferita, quanto sia estesa e profonda, se in essa ci sono corpi estranei o se è accompagnata da altri tipi di lesione o malattie, come il diabete o l’ipertensione.

Alla presenza di una lesione cutanea di questo tipo, il soccorritore deve prima vedere dove si trova la ferita, quanto sia estesa e profonda, se in essa ci sono corpi estranei o se è accompagnata da altri tipi di lesione o malattie, come il diabete o l’ipertensione.

Dopodiché, è opportuno lavarsi le mani e indossare i guanti in lattice, rimuovere gli indumenti ma non quelli sovrastanti un eventuale corpo estraneo (che comunque non va rimosso, per evitare altri danni), lavare con acqua corrente oppure con della soluzione fisiologica, coprire con garze sterili e fare un bendaggio compressivo. Evitare, invece, l’uso di tintura di iodio o altri disinfettanti, pomate o polveri e cotono idrofilo o emostatico direttamente sulla ferita.