- 14 Luglio 2021
- Posted by: Maria Grazia
- Categoria: Nozioni di Primo Soccorso
I bambini richiedono pazienza e attenzione costanti in ogni contesto di vita quotidiana. Malori improvvisi, ma anche eventi accidentali causati dalla distrazione o dall’incapacità di riconoscere eventuali situazioni di rischio, possono creare casi di emergenza da trattare con prontezza per evitare di incorrere in danni di grossa entità, a volte anche irrecuperabili.
Sapere come intervenire in maniera tempestiva può davvero fare la differenza. Può accadere per strada, al mare, in auto, ma anche a casa, che una situazione d’emergenza – soprattutto quando coinvolge i nostri bambini – ci trovi impreparati e privi di sangue freddo nel momento in cui è invece necessaria una risposta immediata e consapevole. Ecco perché frequentare un corso di primo soccorso pediatrico può essere utile a tutti coloro che sono a stretto contatto con i bambini durante la giornata: genitori, nonni, insegnanti, educatori, baby-sitter, allenatori sportivi.
Basti pensare che ogni anno nel nostro Paese circa 20mila bambini muoiono per soffocamento in modo accidentale e che molti incidenti di altro tipo si verificano con regolarità. La nostra Costituzione sancisce all’articolo 32 il diritto alla salute e il codice penale impone l’obbligo di prestare soccorso, ma quanti sono in grado di intervenire con prontezza e soprattutto seguendo procedure corrette? C’è da aggiungere inoltre che in Italia è prevista la formazione degli addetti al primo soccorso in tutti gli istituti scolastici, ma che i corsi generalmente trattano le tecniche di intervento in caso di incidente sul lavoro e non sono “tarati” sulle necessità dei bambini, che possono essere completamente diverse da quelle degli adulti.
Frequentando un corso di primo soccorso pediatrico si affronteranno temi come la disostruzione delle vie respiratorie, la rianimazione, la febbre, le convulsioni febbrili, lo svenimento, i traumi, gli avvelenamenti, con particolare attenzione alle esercitazioni pratiche sui manichini per imparare le tecniche di disostruzione e rianimazione. Sarà un’occasione per conoscere importanti nozioni, trovare consigli, vedere sfatati miti e imparare a comportarsi in occasioni più o meno gravi, tenendo sempre però come punto di riferimento il pediatra e il servizio medico di emergenza.
In genere i corsi di pronto soccorso pediatrico insegnano in poche ore le tecniche di base per gestire i problemi sanitari più comuni che si possono verificare in età pediatrica, come la febbre, le reazioni allergiche, le ferite o le ustioni, oltre a mostrare come supportare le funzioni vitali (Basic Life Support) per affrontare una situazione d’emergenza come quella dell’assenza di respiro o di battito cardiaco in un lattante, in attesa dell’intervento medico. Anche effettuare una chiamata d’emergenza nel modo corretto e più rapido possibile può essere determinante, aspetto che viene approfondito in questi corsi, che insegnano cosa è essenziale dire, come e quando.
Una parte importante dei corsi di pronto soccorso pediatrico viene dedicata anche alla prevenzione dei pericoli più frequenti nelle nostre case e alla gestione dei piccoli e grandi inconvenienti di tutti i giorni. Al termine della frequenza si sapranno mettere in atto le procedure per un corretto allertamento dei soccorsi, si sapranno riconoscere i sintomi delle patologie pediatriche più frequenti, ma soprattutto si saprà fornire un’assistenza adeguata al bambino in attesa dei soccorsi, qualora siano necessari.
Quando si tratta di pazienti in età pediatrica, bisogna essere in grado di capire più velocemente possibile la causa del malessere, cosa non facile soprattutto quando il bambino non è ancora in grado di comunicare i suoi sintomi. Ciò che come genitori, nonni, insegnanti possiamo apprendere in questi corsi è che, se non è possibile controllare tutte le variabili, è però possibile offrire un’assistenza capace di aumentare nettamente le probabilità che il bambino ottenga un recupero positivo.